LO SCAFFALE

A cura di Antonio Carlo Ponti

30 settembre 2013

Storia delle Classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992

Città di Castello, Edimond, 2012, pp. 778, euro 42

Gli studi sulla storia delle classi dirigenti è un filone storiografico che sta uscendo da una sorta di nicchia della ricerca, per percorrere sentieri e vie sempre più articolate e approfondite. Da Charles Wright Mills si è appreso che tre sono le élites del potere negli Usa: economica, politica, militare e ciò vale anche in Italia, anche se la terza vale un po’ meno.  A Mills si devono anche le ricerche sui colletti bianchi, quei lavoratori che non si devono sporcare le mani a differenza degli operai, i colletti blu. Il tema di chi dirige che cosa è fondamentale per capire i meccanismi del potere, comprese le degenerazioni. Lo storico umbro, docente all’Università per Stranieri di Perugia, già parlamentare, affronta in questo vasto affresco l’esame delle classi dirigenti in Umbria in ampio arco di tempo, qualcosa come 130 anni, sviluppando per i tre quarti del grosso tomo lo svolgersi e l’intricarsi delle vicende politiche, economiche, sociali umbre, e dedicando,  nell’Appendice e negli Apparati, quasi 300 pagine a elenchi, bibliografia amplissima, indici. Nel corso del libro, inoltre, l’autore traccia oltre 200 biografie di personaggi di particolare rilievo, facendo sì che questa ricerca, gremita di fatti e di nomi e di enti, diventa una specie di opera da cui non poter prescindere per gli studi futuri. Il libro  si muove, dopo un’Introduzione assai chiara, in tre parti: La costruzione dello Stato nazionale e la Provincia dell’Umbria (1861-1922); Il regime fascista, la guerra e la nascita della Repubblica (192-1948); La Repubblica dei partiti ( 1948-1992). Il ruolo delle Camere di Commercio trova necessario e doveroso spazio nelle pagine di una ricerca ambiziosa e riuscita.

Autore del libro Alberto Stramaccioni