PRIMO PIANO

31 marzo 2012

La mediazione civile e commerciale della Camera di Commercio

Il successo di un servizio di qualità

di Antonella De Nunzio

A circa un anno dalla entrata in vigore della obbligatorietà della mediazione civile e commerciale ex d.lgs. 28/2010, è possibile abbozzare qualche prima valutazione. È però necessario, in via preliminare, ricapitolare, nei suoi caratteri essenziali, la disciplina. La mediazione è uno strumento di risoluzione delle controversie civili e commerciali alternativo al processo civile che permette di risolvere in tempi brevissimi ed a costi molto contenuti qualsiasi lite vertente su diritti disponibili. Il d.lgs. 28/2010 ha disciplinato in maniera dettagliata il procedimento prevedendo i tempi, i costi e i casi in cui è obbligatorio dare inizio alla procedura. In primo luogo, è sicuramente obbligatorio quando le parti hanno inserito nel contratto una clausola di mediazione in forza della quale tutte le controversie derivanti dal contratto o connesse allo stesso verranno sottoposte al tentativo di mediazione. In secondo luogo è necessario iniziare un procedimento di mediazione quando la controversia riguarda le seguenti materie: diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, risarcimento del danno da responsabilità medica e da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. Dal 20 marzo 2012 diventeranno, inoltre, obbligatorie anche le materie del condominio e del risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti. Ciò significa, in altre parole, che chiunque vorrà agire in giudizio per una delle materie di cui sopra, dovrà necessariamente e preliminarmente esperire, quale condizione di procedibilità, il procedimento di mediazione rivolgendosi ad un organismo di mediazione iscritto presso il Ministero della Giustizia, tra cui la Camera di Conciliazione della Camera di Commercio di Perugia (iscritta al n. 68 del Registro del Ministero). La Camera di Conciliazione mette a disposizione delle parti un mediatore esperto della materia oggetto di controversia scegliendo tra avvocati, commercialisti, ragionieri, ingegneri, agronomi, o altre qualifiche professionali, iscritti nel proprio elenco ed accreditati dal Ministero. Il giorno dell’incontro le parti, gli eventuali propri avvocati/rappresentanti ed il mediatore si riuniscono intorno ad una tavolo, presso una sala a ciò destinata all’interno della sede della CCIAA di Perugia, per verificare ogni soluzione possibile alla lite. Se viene composta la controversia le parti redigono e sottoscrivono l’accordo che può essere omologato con decreto del Presidente del Tribunale. Con l’omologazione l’accordo costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, per l’esecuzione in forma specifica e per l’iscrizione di ipoteca giudiziale. In caso di esito negativo, invece, il procedimento si interrompe, ne viene dato atto nel verbale, e le parti sono libere di continuare in giudizio. Infine, qualora la parte invitata non aderisca al procedimento e non si presenti all’incontro, viene redatto un verbale di mancata partecipazione che può essere utilizzato dal giudice, qualora valuti la mancata partecipazione priva di giusta causa, come prova contro la parte e, nel caso di mediazione obbligatoria, per la condanna al pagamento di un ulteriore contributo unificato. I costi dell’intero procedimento sono contenuti. Oltre alle spese di avvio del procedimento, equivalenti ad Euro 40,00 (oltre IVA), sono dovute le spese di mediazione, necessarie a coprire tutte le spese di gestione del procedimento (dall’invio delle comunicazioni all’indennità del mediatore) rapportate al valore di controversia indicato in domanda (1). Poste tali brevi premesse, si rende necessario a questo punto fornire qualche dato statistico relativo alla Camera di Conciliazione della Camera di Commercio di Perugia su quanto lo strumento venga utilizzato, a quali esiti abbia portato e quale sia il livello di gradimento. Per l’anno 2011 sono state attivate un centinaio di pratiche giunte a conclusione con una media di 40 giorni (il limite massimo imposto dal legislatore per la conclusione del procedimento è di 4 mesi). A differenza della media nazionale che stima in un 70% i procedimenti per i quali non c’è stata l’adesione della parte invitata ed in un 30% quelli per i quali c’è stato l’incontro, la media della Camera di Conciliazione è di circa un 45% per la mancata adesione e di un altro 45% per i procedimenti per i quali si è arrivati all’incontro. All’interno dell’incontro, poi, le parti raggiungono l’accordo secondo la media nazionale nel 58% dei casi, mentre l’Organismo della Camera si attesta intorno al 72%. La ragione di un tale positivo riscontro dell’Organismo costituito dalla Camera di Perugia va in primo luogo ricercato nella attività svolta dalla segreteria, che, come risulta dalle schede di valutazione compilate dagli utenti, segue con preparazione, professionalità, cortesia, discrezione ogni singola pratica, non limitandosi a curare esclusivamente gli aspetti amministrativi della procedura, ma accompagnando le parti lungo tutto il procedimento di mediazione, sensibilizzandole, illustrando i meccanismi di funzionamento e tenendole costantemente informate sullo stato di avanzamento. Va, inoltre, riconosciuto l’ottimo lavoro svolto dai mediatori iscritti nell’elenco della Camera, i quali con professionalità e competenza riescono a mantenere alta la media delle pratiche andate a buon fine. Contribuiscono all’alto gradimento del servizio anche una serie di attività intraprese, volte a permettere un accesso facilitato al servizio. Ci si riferisce in particolare al protocollo d’intesa sottoscritto dalla Camera e da tutte le Associazioni di Categoria e di tutela dei consumatori operanti sul territorio, in base al quale vengono applicate spese di mediazione ridotte per coloro che, iscritti ad una delle Associazioni, attivano la procedura presso la Camera o vi sono invitati. La Camera di Conciliazione ha messo a disposizione degli utenti, oltre alla sede principale di Perugia, altre tre segreterie presso le sedi distaccate di Città di Castello, Foligno, Spoleto, permettendo in tal modo un accesso rapido al servizio per coloro che devono depositare una domanda di mediazione. Inoltre, in forza di un protocollo d’intesa con la Confcommercio di Spoleto, è possibile svolgere gli incontri di mediazione direttamente a Spoleto. Va infine ricordato che la Camera ha iniziato una strettissima collaborazione con gli Ordini e Collegi professionali tecnici di Perugia (Ingegneri, Architetti, Agronomi, Geologi, Periti Agrari, Periti Industriali, Geometri), dando vita, sulla base di un protocollo d’intesa, ad un gruppo di lavoro che ha il compito di istituire una Commissione interprofessionale della CCIAA e degli Ordini e Collegi con funzioni consultive e propositive in materia di mediazione. La CCIAA di Perugia, dunque, in armonia con gli indirizzi generali del sistema camerale, sta impegnandosi a fondo e con successo per offrire un servizio che possa rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini e delle imprese.