VISIONI D'IMPRESA

L'Umbria a Expo 2015: Terre Umbre

di Lorenzo Grighi

 

Cosa c’entra un campione del ciclismo italiano con il commercio di prodotti enogastronomici tipici dell’Umbria? C’entra eccome, in questo caso.

Luca Brugnami, figlio di Carlo, uno dei più grandi corridori italiani degli anni ’60 e ’70 (diverse apparizioni a Giro d’Italia, Tour de France e Mondiale) ha portato nella sua azienda di Corciano le stesse doti e qualità che il padre metteva in bicicletta: preparazione, attenzione a ogni minimo particolare e, soprattutto, coraggio di attaccare, sulle salite come sul mercato.

L’azienda, da subito attiva nel settore della ristorazione e dell’alimentare, è nata proprio per iniziativa di Carlo. L’idea, l’innovazione, lo “scatto in salita” del figlio Luca è stato quella di creare un marchio che fosse immediatamente riconoscibile e che portasse nel nome la storia e la tradizione dalle quali provengono: “Terre Umbre”.

Il primo prodotto ad essere commercializzato è stato un preparato per la torta al testo, alimento principe della cucina umbra. Da lì è partito lo studio di altri prodotti, sempre provenienti dalla tradizione regionale, ma con un pizzico di fantasia ad arricchirli. Sono così nati il miele alla frutta, il cioccolato al farro soffiato, una birra artigianale, e tanti altri alimenti.

Nulla viene lasciato al caso, come si diceva: dietro ad ogni nuovo prodotto che viene lanciato sul mercato c’è uno studio ben preciso, che si avvale anche della consulenza dei tecnologi del Parco 3A di Pantalla. Le eccellenze del territorio sono arrivate così dall’altra parte del mondo: il marchio “Terre Umbre” è presenta anche in America, in Inghilterra, in Cina.

Il più grande vanto di Luca Brugnami è quello di non aver legato il marchio al proprio nome, bensì all’intera regione, in modo da far arrivare in tutto il mondo l’eccellenza di un prodotto subito identificato come “Umbro”. Il ciclismo, dopo tutto, insegna anche il gioco di squadra.

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