IL PUNTO

10 marzo 2016

L'anno del riscatto per l'olio extravergine di qualità italiano

L'olio italiano guarda al mercato statunitense

di Giorgio Mencaroni

Il presidente della Camera di Commercio di Perugia interviene alla conferenza stampa di presentazione della XXIV edizione del Premio nazionale Ercole Olivario

Questa edizione del Premio nazionale Ercole Olivario 2016 è per tutti noi un’edizione particolarmente importante.

Dopo un anno difficile per il comparto oleicolo possiamo infatti celebrare un’annata ricca in qualità e quantità. Abbiamo utilizzato però questa pausa obbligata del 2015 partecipando alla grande vetrina di Expo. Lo abbiamo fatto con gli olii della Premium List per non perdere la grande occasione di Expo e favorire così la conoscenza dell’olio extravergine di qualità da parte del consumatore internazionale.

Attraverso incontri, show cooking e momenti di degustazione l’Ercole Olivario ha avuto modo di promuovere la qualità di un prodotto che gran parte del mondo ci invidia.

E ci siamo potuti render conto di quanto spazio ci sia in termini di lavoro e di corretta comunicazione nei confronti del fruitore finale in Italia e nel mondo.

Uno stimolo che abbiamo immediatamente colto e trasformato in impegno concreto attivando una collaborazione con l'Istituto per il Commercio Estero. E così nei giorni dell’Ercole Olivario sarà a Roma e poi a Perugia una delegazione di giornalisti statunitensi. Si tratta di professionisti non esperti del settore oleicolo ma divulgatori. Una scelta ben precisa che ci consente di poter interloquire con referenti non condizionati da tecnicismi ma buoni interpreti del “sentire comune” negli Stati Uniti.

Proprio questo “sentire comune”, o meglio la percezione dell’Olio extravergine italiano, certificato e non, presso il consumatore d’oltreoceano sarà il tema guida di questa edizione del premio.

Recenti ricerche come ad esempio quella di Unaprol, hanno evidenziato l’ampia disponibilità da parte del mercato mondiale verso l’olio extravergine di oliva (ca 75% del campione intervistato)  con propensione a spendere per l’acquisto dell’olio extravergine italiano di qualità.

Il mercato statunitense in particolare rappresenta oggi il principale mercato di sbocco per il nostro prodotto con un valore di 1miliardo  e trecento milioni di export di oli vergine di oliva.

Sensibilizzare e fidelizzare questo importante mercato rappresenta un obiettivo importante per le nostre aziende produttrici.  Ecco il perché di una riflessione sul livello di percezione e conoscenza presso il consumatore statunitense. Uno scambio che senza dubbio porterà alla definizione di parametri e informazioni utili  che i nostri ospiti potranno  trasmettere al loro rientro.

Credo di non peccare di presunzione nell'affermare che con il Premio Ercole Olivario abbiamo contribuito a modificare la percezione dell’extravergine, ponendolo al centro di un concorso cui tutti riconoscono un ruolo da protagonista.

Il 19 marzo prossimo per la ventiquattresima volta consegneremo i nostri premi. Che  rappresentano molto per chi li vince, in quanto costituiscono un riconoscimento importante al loro lavoro. E rappresentano molto per noi, perché sappiamo quanta passione ci sia dietro ognuno di quei premi.

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