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5 agosto 2014

Intervista al Magnifico Rettore Franco Moriconi

L'Ateneo perugino fra i primi tre del Paese a chiedere la valutazione Anvur

di Chiara Ceccarelli

Ricerca, merito, territorio. E’ il tris d’assi con cui l’Università degli Studi di Perugia, guidata da quasi un anno dal magnifico rettore Franco Moriconi sta rendendo sempre più strategica la formazione umbra. Progetto vitale per una regione come il cuore verde d’Italia già fortemente colpita da numerose crisi aziendali e che rischia sempre più di andare incontro ad una inarrestabile deindustrializzazione. Progetto che scommette su incubatori d’impresa e qualità della didattica. Didattica che, pubblichiamo in anteprima, sarà sotto esame dell’Anvur il prossimo 26 novembre.  

Magnifico rettore, in Italia e in Umbria la disoccupazione giovanile ha ormai raggiunto livelli e statistiche preoccupanti. Il mercato del lavoro sembra oggi ignorare anche i laureati. Quali azioni sul piano formativo occorre intraprendere per invertire la rotta?

“Il momento economico che stiamo attraversando è molto difficile e la carenza di lavoro non risparmia neppure chi ha studiato conseguendo laurea e specializzazioni. Tuttavia, ritengo che la formazione universitaria sia molto importante per avvicinarsi al mondo del lavoro. Come Università stiamo rafforzando il servizio di job placement che ha lo scopo di promuovere l’integrazione tra formazione universitaria e mondo del lavoro. Ma non basta. L’altra leva su cui agire è rappresentata dagli incubatori d’impresa che costituiscono un tassello fondamentale del sistema regionale nel processo di trasferimento tecnologico. Entro l’estate 2015 contiamo di rendere agibile una struttura capace di contenere 20 spin-off. Sarà operativa presso Ingegneria, a Perugia, e mi auguro possa valorizzare l’innovazione proveniente dalla ricerca sia scientifica che umanistica portando sviluppo al tessuto imprenditoriale e al territorio regionale”.

Solo inserendo stringenti e trasparenti sistemi valutativi può davvero essere garantita l’eccellenza di tutto il sistema universitario. In questa direzione palazzo Murena ha dimostrato d’avere coraggio e lungimiranza sottoponendosi volontariamente alla valutazione dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Quando si svolgerà “l’esame”?

“Il sistema universitario può ancora offrire opportunità di sviluppo al territorio in cui si inserisce. Per competere con successo occorre puntare su qualità, adeguatamente certificata da organi terzi, trasparenza e merito. Merito che va premiato con misure tangibili. A tal fine, sto esaminando la possibilità di garantire nei prossimi anni uno sconto del 50 per cento sull’iscrizione al biennio magistrale per gli studenti che supereranno il triennio con una votazione adeguata. Rispetto alla valutazione dell’Anvur, posso anticiparle che il 26 novembre l’Università di Perugia sarà sottoposta a verifica da parte di dieci professori provenienti da diversi atenei italiani. Sarà sottoposta a valutazione la nostra offerta formativa. Siamo tra i primi tre atenei del Paese ad avere richiesto volontariamente tale controllo. Verifica che ho fermamente voluto perché sono convinto che l’Università degli Studi di Perugia possiede molti punti di forza e non ha nulla da temere. Saranno sotto esame due corsi triennali, Scienze dell’Educazione e Ingegneria informatica ed elettronica, due corsi magistrali, Scienze chimiche e Amministrazione e legislazione aziendale, e un corso a ciclo unico, quello di Medicina e Chirurgia. L’Anvur ci comunicherà gli altri quattro corsi da sottoporre a controllo”.

Le Istituzioni umbre si sono alleate per rilanciare la città universitaria di Perugia e migliorare i servizi offerti agli studenti. A che punto d’avanzamento è il protocollo d’intesa sottoscritto a maggio scorso?

“Un centro universitario serio e moderno si distingue per la qualità dei servizi offerti. Il protocollo sottoscritto lo scorso maggio coinvolge tutte le strutture di alta formazione dell’Umbria e nasce con l’obiettivo di fare rete e scambiare buone pratiche per migliorare l’offerta formativa e comunicare con più efficacia e a minor costo i servizi già attivati a favore degli studenti. Tra questi ricordo il servizio interbibliotecario, il potenziamento delle aree sportive presso il Cus, la riduzione dei costi di trasporto pubblici regionali, la carta sconti presso gli esercenti, l’assistenza medica gratuita per gli iscritti che provengono da altre regioni grazie all’intesa raggiunta sia con l’Asl Umbria 1 che con l’Asl Umbria 2. Servizi che intendiamo migliorare ulteriormente e ampliare. Subito dopo la pausa estiva, a settembre, grazie ai risultati già raggiunti a Terni, apriremo anche a Perugia, nel quartiere della Conca, un’aula che sarà autogestita dagli studenti e nei mesi successivi altre due aule nel centro storico del capoluogo”.

Magnifico rettore, in queste settimane migliaia di neodiplomati stanno valutando la possibilità di iscriversi all’Università. Che consigli darebbe loro?

“Iscriversi all’Università è un passo molto importante. Ai giovani studenti che si sono appena diplomati vorrei dire di scegliere il corso di studi che piace e appassiona e non quello che piace agli altri. I nostri giovani possono e devono cogliere le opportunità che vengono loro offerte, impegnandosi ma anche informandosi bene su ciò che è disponibile in ambito territoriale. Il disorientamento iniziale che ogni scelta impone può essere superato grazie ai servizi attivati come quello garantito dall’ufficio orientamento di via Faina a Perugia dove è possibile sostenere colloqui e affrontare test attitudinali per compiere la scelta migliore anche ai fini d’inserimento nel mercato del lavoro”.