IMPRESA BENE COMUNE

17 settembre 2015

Rete del lavoro agricolo di qualità

Al via la certificazione etica delle aziende per combattere il caporalato

di La Redazione

Prende il via la “Rete del Lavoro agricolo di qualità”, l'organismo autonomo nato per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità nel settore agricolo, nell'ambito del piano di interventi "Campolibero".

Possono fare richiesta le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti:

a) non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto;

b) non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a);

c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

 

"Combattere il caporalato anche attraverso la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole": E' questo l'obiettivo della “Rete del lavoro agricolo di qualità”.

Le aziende, in possesso dei requisiti previsti, potranno registrarsi ed essere valutate dalla cabina di regia della Rete, che è presieduta dall'INPS e di cui fanno parte le organizzazioni sindacali, le organizzazioni professionali agricole, insieme ai rappresentanti dei Ministeri delle Politiche Agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni.

Uno strumento operativo importante, che per la prima volta introduce un sistema di certificazione da parte dello Stato.

 

Le imprese che vogliano aderire alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità possono accedere alla procedura dal sito dell'Inps