IMPRESA BENE COMUNE

Come combattere l’usura

Una facile Guida per gestire meglio il credito

di La Redazione

Negli ultimi anni assistiamo ad una drammatica espansione del fenomeno che ha ormai acquisito proporzioni di gravità estrema provocando sofferenza a famiglie e a imprese e aprendo il varco ai comportamenti deplorevoli e aberranti di chi “guadagnando sulle difficoltà” realizza aggressioni al patrimonio personale ed aziendale degli usurati. Alla base della vicenda c’è, da una parte, una urgente e improcrastinabile necessità di denaro e, dall’altra, un’offerta che, agli occhi di chi non ha alternative in quanto tutti i canali ufficiali di credito risultano impraticabili, può apparire come una soluzione veloce e agevole alle proprie problematiche.

 

Su iniziativa dello Sportello per la Legalità della Camera di Commercio di Perugia, arriva una agile Guida informativa con la quale si vuole dotare le imprese, e i cittadini in genere, di uno strumento chiaro e di facile consultazione nella gestione del credito e nella comprensione di tutti gli elementi che vengono in rilievo nella concessione di un finanziamento. 

Avere infatti a disposizione i mezzi per capire e conoscere l’effettivo costo del finanziamento è un elemento fondamentale per realizzare una gestione attenta, oculata e consapevole del proprio patrimonio aziendale. Il che rappresenta anche un primo passo per contrastare i fenomeni di usura.

 

Nell’attuale stato di crisi, la perdita di potere di acquisto dei redditi delle famiglie nella zona euro, con conseguente crollo dei consumi e perdita di redditività delle attività produttive, determina che le imprese si trovano sempre più a gestire situazioni di sovra indebitamento e di crisi di liquidità. Tuttavia, a seguito della crisi finanziaria internazionale e con l’inevitabile acuirsi dell’attuale crisi economica, i canali istituzionali e ufficiali di erogazione del credito sembrano inasprire sempre di più le condizioni di accesso.

La situazione di credit crunch che colpisce il nostro sistema economico sembra aggravata dall’entrata in vigore degli accordi di Basilea che impongono condizioni particolarmente rigide per l’erogazione del credito da parte degli intermediari finanziari. 

Questo panorama crea le condizioni più favorevoli per il dilagare del fenomeno dell’usura: la domanda e l’offerta di denaro finiscono per incontrarsi in mercati sommersi, spesso controllati da associazioni malavitose. Il prestito di denaro a tassi di interesse illegali inizialmente sembra rappresentare l’unica alternativa per evitare l’attivazione di procedure di tipo esecutivo o fallimentare e rendere possibile la gestione di quella che sembra una momentanea crisi di liquidità.

Inoltre, le complessità, i formalismi, le tempistiche, le rigidità del sistema bancario, spesso legate anche alla richiesta di garanzie particolarmente onerose, sembrano tali da scoraggiare e inibire alcune fasce di utenza.

Tale soluzione, però, non fa che accrescere il rischio dell’attività, soprattutto nelle piccole e medie imprese manifatturiere e commerciali che caratterizzano l’attuale ossatura del tessuto imprenditoriale italiano. 

 

 

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