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31 dicembre 2012

I numeri del bilancio di previsione 2013

di Massimo Cozzetto

Il consiglio camerale nella seduta del 30 novembre 2012  ha approvato il bilancio preventivo 2013 della Camera di  Commercio di Perugia e quello dell’Azienda Speciale Promocamera destinando importanti risorse per lo sviluppo  economico dell’area provinciale in un momento di perdurante incertezza del quadro economico e normativo. La scelta strategica, nel segno di una continuità rispetto agli sforzi di particolare significato già sostenuti negli  ultimi esercizi, di sostenere l’economia locale per importi eccedenti il valore medio “fisiologico” delle risorse di  competenza è stata perseguita garantendo il pareggio di  bilancio per oltre 3 milioni di euro attraverso l’utilizzo degli avanzi economici patrimonializzati degli esercizi precedenti.  Le risorse complessivamente disponibili superano i 19  milioni di euro ed il diritto annuale - il tributo che ogni  impresa è tenuta a versare alla Camera di commercio -  rappresenta oltre il 70% delle entrate di competenza.  Le altre più importanti voci di entrata del bilancio camerale sono i diritti di segreteria, corrisposti per atti o servizi  connessi alla gestione del Registro delle Imprese, ruoli, registri albi e per gli altri atti e servizi resi dalla Camera, ed  i contributi e trasferimenti attribuiti per l’espletamento di  funzioni delegate o a sostegno di iniziative promozionali.  Oltre l’80% dei diritti di segreteria è relativo ad atti richiesti e/o trasmessi in via telematica.  Dal lato degli impieghi, gli oneri per il personale ed i consumi intermedi, al di là dei vincoli imposti dalle diverse normative di contenimento della spesa pubblica, sono  stati sempre oggetto di contenimento e razionalizzazione, da un lato grazie ad una progressiva e sistematica informatizzazione e telematizzazione dei servizi, dall’altro  mantenendo una struttura organizzativa snella, anche se  profondamente radicata sul territorio provinciale attraverso gli uffici distaccati di Città di Castello, Foligno e Spoleto. Accanto a tali modalità tradizionali di organizzazione  dei servizi, la Camera da tempo ha adottato modelli di  integrazione – valorizzando il principio di sussidiarietà – con gli  stakeholder che garantiscono ancora di più  una presenza capillare sul territorio a partire dagli enti  pubblici, alle associazioni di categoria ed al mondo delle  professioni. Le recenti normative tuttavia, piuttosto che incidere sulla  qualità della spesa pubblica, hanno comportato la penalizzazione degli enti virtuosi ed in tal senso la Camera è stata fortemente penalizzata in quanto ha dovuto  calcolare da ultimo le riduzioni imposte dalla  spending  review su entità già molto contenute. Inoltre, i tagli imposti dalla normativa statale non comportano un miglioramento dei saldi di bilancio, in quanto i risparmi e le  economie così determinate devono essere trasferite al  bilancio dello Stato. Le politiche sul personale adottate negli ultimi anni hanno  comportato un considerevole saldo negativo del  turnover  e nell’ultimo decennio il personale in servizio è diminuito  di 23 unità.  L’indicatore di equilibrio dimensionale per la Camera di  Perugia, espresso dal rapporto tra personale ed imprese  attive, è pari a 1,07 e tale dato è tra i più virtuosi non solo  nel confronto tra Camere di dimensioni simili per numero  di imprese, ma in rapporto a tutto il sistema camerale. Differenti considerazioni vanno espresse invece per i consumi intermedi, che rappresentano i costi per l’acquisizione dei beni e servizi esterni. Malgrado gli interventi di razionalizzazione e contenimento attuati, anche attraverso  i sistemi di approvvigionamento elettronico, i margini di  riduzione di tale tipologia di spesa diventano sempre più  stringenti, anche perché alcune voci di costo, come quella  legata all’automazione dei servizi che da sola rappresenta  circa il 15% del totale, sono strettamente funzionali all’espletamento dei servizi camerali. Come sopra evidenziato i  risparmi di spesa conseguiti dall’ente camerale e riversati  allo Stato assorbono il 2% degli impieghi.  Attraverso le quote associative la Camera di Perugia contribuisce a sostenere le attività del sistema camerale nazionale, regionale e degli altri organismi ed istituzioni che  ad esso fanno capo:  “L’architettura ‘a rete’ del Sistema,  infatti, risulta funzionale non solo a recepire le istanze  di sviluppo delle economie locali ma anche a conseguire  economie di scala, di specializzazione e di conoscenza: la  presenza capillare sul territorio e le collaborazioni che si  attivano tra organismi facenti parte del Sistema consentono a ciascuna Camera di collocarsi in modo concreto a  fianco del proprio tessuto imprenditoriale, di mantenere  un ascolto attivo dei suoi bisogni specifici e di elaborare  strategie e soluzioni tailor made, ma coordinate a livello  nazionale, per rispondervi in modo efficace e tempestivo”.  Le altre quote associative contribuiscono a sostenere le attività di importanti istituzioni locali che operano nel campo della cultura (Fondazione Umbria Jazz – Fondazione  Festival dei Due Mondi) e della promozione delle produzioni tipiche del territorio.  Per quanto riguarda poi le risorse indirizzate al sostegno  dell’economia, sono stati destinati complessivamente oltre 9 milioni di euro per una serie di interventi volti a  favorire l’accesso al credito, ad incoraggiare strategie innovative e di valorizzazione delle eccellenze, a promuovere l’internazionalizzazione, a sostenere il completamento  della dotazione infrastrutturale, a diffondere l’informazione economico-statistica, ad aumentare le azioni di regolazione e trasparenza del mercato, attività in linea con  gli obiettivi definiti nel programma di mandato e nella  relazione previsionale e programmatica 2013.  Analizzando, seppure brevemente, le aree dell’intervento  camerale, si possono citare alcune iniziative, a partire dal  credito, con il sostegno al sistema dei Confidi, la concessione, tramite bandi, di contributi a sostegno dell’occupazione, la ripatrimonializzazione aziendale, lo start up di  nuove imprese, la costituzione di reti d’impresa. La valorizzazione del territorio sarà realizzata attraverso  specifici progetti frutto anche di un inteso lavoro di programmazione con gli altri partener pubblici e privati. Sarà  data inoltre l’opportunità ai giovani neolaureati di partecipare a stage presso le Camere di Commercio italiane  all’estero e stabilizzata l’attività di formazione e di analisi  delle dinamiche economiche e sociali. Per quanto riguarda la promozione delle imprese all’estero, questa passerà attraverso due linee prioritarie: la prima, orientata a definire l’operatività idonea all’aumento  Il sostegno alle infrastrutture viarie passa attraverso l’adesione alla società pubblica di progetto Quadrilatero Marche Umbria Spa, impegnata nella realizzazione dei collegamenti Foligno-Civitanova Marche e Perugia-Ancona.  L’impegno pluriennale assunto dalla Camera ammonta  a 30 milioni di euro e le risorse sono state drenate dal  sistema delle imprese attraverso una maggiorazione del  diritto annuale. La stessa maggiorazione che consente di  sostenere altri interventi specifici individuati dal Consiglio  camerale, tra cui la candidatura, tramite la Fondazione  di Partecipazione PerugiAssisi 2019, a “Capitale europea  della cultura 2019”.  

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