RACCONTAMI L'UMBRIA

Frantoi aperti con bambini: nel mondo inverosimile delle meraviglie umbre

Articolo partecipante per la sezione Turismo, Ambiente e Cultura - Raccontami l'Umbria 2016

di Lucrezia Pettinato

TESTATA: peekabootravelbaby.it

DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Dicembre 2015

 

Frantoi Aperti con bambini…è possibile? Non solo, è anche più bello: vi racconto il nostro w-e fiabesco in Umbria tra degustazioni di olio, tartufi e asini in perfetto stile “Alice nel paese delle meraviglie”!

L’olio di oliva e le sue leggende

Devo essere onesta: non amo il sapore delle olive né il loro gusto ma, al contrario, adoro l’olio e non parlo solo del suo sapore o del suo profumo ma anche di tutti gli utilizzi che se ne fanno, delle proprietà e soprattutto delle leggende e delle storie che sono legate all’albero di olivo.

Sapete ad esempio che, secondo un mito grecola nascita dell’albero di olivo è merito della dea Atena? Si narra, infatti, che il dio del mare Poseidone e la dea della saggezza Atena si sfidarono per trovare il dono più prezioso ed utile per l’umanità. Poseidone offrì un cavallo per poter vincere tutte le battaglie mentre Atena fece nascere il primo albero di ulivo per garantire il nutrimento agli uomini. Fu Zeus a sancire quale fosse il regalo più utile e prezioso e a premiare Atena con il suo albero di ulivo.

Il “liquido d’oro”, così come le definisce Omero, può vantare tantissime leggende e fiabe legate alle sue origini, citazioni culturali, riferimenti vari per non parlare delle ricette di cucina che ne osannano l’utilizzo (basti pensare che anche nelle prime pappe dei bambini si consiglia di usare un po’ dolio a crudo per comprendere quanto sia salutare e faccia bene!).

Frantoi Aperti in Umbria

Il fatto, quindi, che l’Umbria abbia deciso di ospitare un evento come Frantoi Aperti in cui, appunto, si ha la possibilità di scoprire, assaporare e vivere tutto ciò che è legato alla nascita dell’olio umbro è, secondo me, una scelta consapevole e intelligente o forse è meglio dire naturale e ovvia!

Grazie alla mia adesione all’Associazione Italiana Travel Blogger, ho avuto la fortuna di essere invitata ad uno dei w-e organizzati da Strade dell’Olio per l’edizione Frantoi Aperti 2015: questo mi ha permesso di deliziare il palato con l’olio extra vergine di oliva Dop umbro, di godere del panorama delle colline umbre che degradano in maniera lieve e di far scoprire a Baby P. il mondo dei gloriosi e (quasi) immortali alberi di olivo.

Frantoi Aperti è una manifestazione che si tiene da 17 anni e che intende mostrare l’altro volto dell’Umbria, quello dell’Umbria “minore”, organizzando per 5 weekend di seguito attività tra i borghi medievali, gli agriturismi, i musei e ovviamente i Frantoi dove il comun denominatore è il superbo olio extravergine di oliva umbro.

Noi siamo stati coinvolti nella manifestazione per l’ultimo fine settimana di Novembre, dal 27 al 29, e abbiamo soggiornato presso il caratteristico Albergo Ristorante La Macchia, situato in campagna ma non molto distante dal centro di Spoleto (a soli 2 km).

Ho letto che il proprietario è un appassionato collezionista e questo suo“hobby” si riflette nell’arredamento originale della struttura che trova, secondo me, il suo apogeo nella piccola sala colazione: tra mappamondi, mobili provenienti da ferroviemacchine da caffè e vecchi ferri da stiro la sensazione è quella di essere nel mondo di “Alice nel paese delle meraviglie” che, per seguire il coniglio nella tana, cade in un pozzo arredato con tazzine, quadri, scaffali e persino cartine geografiche!

Frantoi Aperti con bambini – Mostra Mercato di Valtopina e Castello di Gallano

La dimensione onirica e fantastica di “Alice in wonderland” ha caratterizzato tutto il nostro fine settimana: la mattina di sabato mentre giravamo tra gli stand della mostra mercato di Valtopina tra tartufi prelibati, succulenti frutti, saporiti salumi e formaggi locali ci sembrava di essere ancora nella tana del bianconiglio; abbiamo anche creduto di aver scorto il cappellaio matto mentre la chef della Taberna de Cinicchia, nel corso di uno show cooking, ha spiegato e illustrato come cucinare gli gnocchi fatti in casa. Sopra i crostini, ricoperti da diverse varietà di paté di tartufo, siamo sicuri di aver letto “Mangiami” o forse si è trattato di una semplice scusa che ci ha fatto sentire autorizzati a passare in rassegna tutti gli stand della Mostra Mercato del tartufo di Valtopina per assaggiarne i vari tipi, da quello bianco profumato a quello nero più pregiato.

Dopo un pranzo prelibato allo stand della Taberna de Cinicchia a base di ottimi gnocchi fatti in casa al tartufo (ça va sans dire!) e polenta al sugo di carne, siamo andati a visitare il Castello di Gallano con il suo borgo medievale. Il Castello di Gallano si erge sul monte omonimo ad un’altezza di 520 metri: un tempo sede di un importante monastero benedettino, il castello è stato riconvertito recentemente in Resort composto da 33 appartamenti, da una piscina e da una piccola chiesa.

Nella ex chiesa di San Sisto del Castello di Gallano, solo per quel weekend, era stata allestita una mostra dell’artista contemporanea Giulia Filippi: l’opera d’arte rientrava nel progetto di mostra diffusa #chiaveumbra, una formula, sviluppata all’interno della manifestazione Frantoi Aperti, che prevedeva l’apertura di luoghi solitamente chiusi dove erano state allestite opere d’arte di artisti umbri.

L’autrice presentava, in quell’occasione, l’opera “Stelle Variabili”: un’installazione ambientale che ricreava lo studio di un astronomo. Il flusso di meraviglia che si era venuto a creare nel passaggio dalla ricerca spasmodica delle stelle e di pianeti sconosciuti alla penombra di uno speciale parco giochi che si affacciava sulla campagna umbra, sito accanto alla chiesa, ha contribuito a rendere ancora più fiabesca quella piccola parentesi.

Frantoi Aperti con bambini – Giano dell’Umbria e Montecchio

Nel pomeriggio, dopo una visita alla deliziosa piccola Giano dell’Umbria, abbiamo assistito a parte del caso giudiziario fra il Comune di Giano e il Comune di Trevi, intitolato “La disputa dell’ulivo”: i due comuni si contendevano, infatti, il primato su quale fosse l’albero di ulivo più secolare, se quello dedicato a Sant’Emiliano patrono di Trevi o l’altro dedicato a San Felice di Giano dell’Umbria.

Seppur affascinante non siamo riusciti a seguire tutto l’incontro perché la soglia di attenzione di un bimbo di 2 anni e mezzo, come potete immaginare, è molto labile: uscendo dalla chiesa di S. Francesco, dove si teneva il dibattito, la sua espressione compiaciuta mi ha fatto credere fosse accompagnata dal pensiero che “visto che il problema non era di immediata soluzione, non aveva molta importanza che fosse espresso correttamente”. (cit. Alice nel paese delle meraviglie).

Per cena ci aspettavano alla fattoria del Quondam a Montecchio“sotto un albero in faccia alla casa c’era una tavola apparecchiata, e vi prendevano il tè la Lepre-marzolina e il Cappellaio: un Ghiro che dormiva profondamente stava fra loro”. La tavola imbandita all’agriturismo ricordava davvero il meraviglioso mondo incantato di Alice, i piatti erano creativi, dai colori brillanti e appetitosi, sgorgava ottimo nettare degli dei, dei gatti sornioni dormivano profondamente all’ingresso e c’era persino una pittrice pronta a far dimenticare la “sbiadita realtà senza fantasia degli adulti”.

Frantoi Aperti con bambini – Frantoio Le vecchie macine e il Castello di Beviglie

Il giorno successivo, abbiamo ricevuto il buongiorno da un Bianconiglio moderno… Bianchino, un bianco e simpatico asino, membro della “cricca”dei 7 asini del nostro hotel: il suo saluto ci ha regalato uno splendido e appagato sorriso di Baby P. e ci ha permesso di lasciare il nostro alloggio e di incamminarci verso la meta ambita a cuor leggero; ci aspettava, finalmente, il “pomo d’oro”, la visita di un frantoio, dove avremmo potuto assaporare il delizioso ed osannato (a dovere!) olio extra vergine di oliva umbro.

Siamo, quindi, giunti al Frantoio “Le vecchie macine” presso il Castello di Beviglie di Assisi: è stato bello ma soprattutto interessante scoprirne di più sul processo di lavorazione dell’olio e, al contempo, è stato interessante ma soprattutto bello degustare l’olio dop su una fetta di pane abbrustolita. Io ho scoperto le 6 regole da seguire per l’assaggio dell’olio (fino ad allora ignote!), Sir G. è rimasto incantato nello scoprire le varie fasi di estrazione dell’olio di oliva mentre Baby P. ha preferito seguire il suo “lato pratico”dedicandosi alla degustazione delle bruschette e cercando tra gli alberi di ulivo di intravedere se c’era qualche tana nascosta.

Dopo un pranzo tipico al castello, volgeva così al termine un fine settimana magico, si concludeva una storia che si dilatava e si restringeva a seconda delle sensazioni, un momento che era sembrato lunghissimo ed era durato un istante.

Alice: “Per quanto tempo è per sempre?
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo.”