FORUM 25 maggio 2011

Quale futuro per l'aeroporto dell'Umbria

A cura di Federico Fioravanti

Il 2011 è l'anno dell'aeroporto. Un nome nuovo di zecca: San Francesco d'Assisi. Come la moderna aerostazione che sta nascendo, elegante e funzionale, secondo il progetto del grande architetto Gae Aulenti. I lavori sono febbrili. Cresce l'attesa per l'inaugurazione ufficiale. Si progettano nuovi voli. I numeri registrati nei primi sei mesi sono da record. L'accesso e i parcheggi sono stati cambiati completamente. E gli ultimi sondaggi Ryan Air premiano la qualità dei servizi che lo scalo perugino offre ai passeggeri. Il sogno, vagheggiato per anni, dell'aeroporto dell'Umbria, sta finalmente diventando realtà. Ma la concessione definitiva da parte dell'Enac non è ancora arrivata. Vanno concretizzate le alleanze strategiche con gli altri aeroporti del centro Italia ed ottimizzate le risorse disponibili. Serve una progetto integrato per il turismo e la promozione del territorio. Per dare un senso ad anni di lavoro, c'è bisogno di un ultimo, grande sforzo da parte di tutta la comunità regionale. A partire dalla convocazione di un “tavolo” che fissi le nuove rotte, gli obiettivi ed i programmi della vitale infrastruttura che l'Umbria attende da anni. E che può essere decisiva per lo sviluppo dell'economia della regione.


Ne hanno parlato, nel forum pubblico organizzato da “Obiettivo impresa”, coordinato dal giornalista Federico Fioravanti, il presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni, Mario Fagotti, presidente della Sase, la società di gestione dell’aeroporto, Fulvio Cavalleri, vicepresidente vicario Assoaeroporti e Luca Ferrucci, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la facoltà di Economia dell’Università di Perugia.

 


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