La risorsa acqua

A cura di Federico Fioravanti

L’Umbria è verde. Il “cuore verde d'Italia”: nell'immaginario collettivo è ancora questo lo slogan che resiste nel definire la regione. Verde grazie ad una ricchissima presenza di acqua, che scorre copiosa e in modo capillare in tutto il territorio, che è spaccato in due, da nord a sud, dalla rigogliosa vena del Tevere, il grande fiume che attraversa lento la regione per ben 210 chilometri. Dal Chiascio al Paglia, dal Nera al Topino, dal Chiani al Nestore, altri fiumi e centinaia di piccoli corsi d'acqua segnano l'Umbria. Brevi torrenti e ruscelli minuscoli. Il Trasimeno è il quarto lago italiano ed il più esteso dell'Italia peninsulare. Poi l'invaso artificiale di Corbara ed il lago di Piediluco. Ma anche antiche terme, pozzi ed acquedotti. Acque curative. E la grande e celebre cascata della Marmore. Acqua che è una preziosa risorsa per molti usi: da quello civile a quello irriguo, da quello industriale a quello energetico. Una ricchezza per il turismo. Un bene comune da tutelare e valorizzare.
Ne parlano nel forum organizzato dalla Camera di Commercio di Perugia e coordinato dal giornalista Federico Fioravanti, insieme al presidente dell'ente camerale Giorgio Mencaroni, Lucio Ubertini, docente presso l'università di Roma La Sapienza, Silvano Rometti, assessore regionale alla Tutela e Valorizzazione ambientale, Lucio Fortuna, presidente nazionale di Mineracque e l'architetto Eugenio Guarducci, della società Sedicieventi, a nome del comitato organizzatore del prossimo “Umbria Water Festival”, la grande manifestazione dedicata all'acqua che si terrà in Umbria dal 17 al 20 maggio 2012.


Sono intervenuti, nella discussione aperta al pubblico, anche Angelo Raffaele Di Dio, l'ingegnere che per conto della Regione si occupa delle acque minerali dell'Umbria e  Maria Antonietta Gargiulo, vicepresidente del Club Unesco Perugia-Gubbio.

 

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