Giornata dell'economia 2016

LE IMPRESE NEL PRIMO TRIMESTRE 2016

Le iscrizioni di nuove imprese hanno ripreso a salire e crescono rispetto ad un anno fa di 70 unità; la dinamica delle cessazioni si raffredda e il numero delle imprese costrette a chiudere è al minimo registrato nel I trimestre dell’ultimo quinquennio. Ma, soprattutto, per la prima volta in taleperiodo, la base imprenditoriale torna a crescere dello 0,2%,  e tocca complessivamente le 72.782 unità produttive. Questa la dinamica del tessuto imprenditoriale che emerge dall’analisi dei dati relativi alla nati-mortalità delle imprese della provincia di Perugia tra gennaio e marzo, elaborati sulla base del Registro delle imprese.

Il nostro sistema imprenditoriale soffre, ma si conferma solido e vitale: in tempi durissimi riusciamo a tenere le posizioni e nei primi tre mesi di quest’anno 1.241 nuove attività  imprenditoriali sono entrate sul mercato.

Un segnale positivo arriva dalla dinamica dei fallimenti e delle altre procedure concorsuali, diminuiti rispetto allo stesso periodo del 2015 del 6,3%, a livello nazionale l’andamento mostra un flessione maggiore, pari al 7,6%. Aumentano invece le imprese entrate in scioglimento e liquidazione: +18,5% a Perugia nel I trimestre 2016 a fronte del -8% nazionale.

Analizzando i settori economici emerge che in termini di imprese attive la provincia di Perugia nell’ultimo quinquennio hanno visto un ridimensionamento di agricoltura e costruzioni e un ampliamento degli altri settori e del turismo. Nel I trimestre 2016 le imprese perugine sono concentrate soprattutto nel Commercio (24% stabile rispetto al I trimestre 2011),  negli Altri Servizi (23% in crescita  rispetto al 21% del I trimestre 2011) e nell’Agricoltura (21%, in flessione rispetto al 23% del 2011). Seguono a distanza le Costruzioni (14%, in calo rispetto al 16% del 2011 ), l’Industria (11%, rimasta stabile rispetto al 2011) e il Turismo (7%, in aumento rispetto al 6% del 2011). Nel I trimestre 2016rispetto al corrispondente trimestre 2015, il tasso di variazione delle imprese attivea livello settoriale registra una contrazionedei seguenti settori: Costruzioni (-2,6%), Industria (-0,6%) Agricoltura (-0,5%). Il commercio rimane stabile su base tendenziale; mentre risultano in crescita ilTurismo (+0,5%) e soprattutto gliAltri Servizi, che con +1,2% evidenziano la crescita più elevata.

Tasso di variazione delle imprese attive

  1. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni

Nel primo trimestre dell’anno lenuove iniziative economichesono state 1.241 e hanno fatto registrare il6% in piùrispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui erano scese a1.171. A livello nazionale, invece, le iscrizioni sono rimaste quasi stabili (+0,1%).

Le imprese che hanno cessato la loro attività sono state 1.480, il valore più contenuto dell’ultimo quinquennio, con una riduzione pari a -4,2% tendenziale rispetto alle 1.545 cessazione del I trimestre 2015. A livello nazionale le cancellazioni si sono ridotte in misura più consistente, registrando un -6,6%.

Il buon andamento delle iscrizioni e la contrazione delle cessazioni non sono stati tuttavia sufficienti ad assicurare che la loro differenza assumesse segno positivo. Il primo trimestre, tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese, a causa del concentrarsi di queste ultime sul finire dell’anno precedente, anche per quest’anno ha mantenuto il saldo tra iscrizioni e cessazioni in campo negativo. Conforta il fatto che il suo valore, pari a -239, rappresenta il valore più contenuto dell’ultimo quinquennio.

saldo tra iscrizioni e cessazioni

Il saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni è causato in primo luogo dal risultato negativo delle imprese individuali (-296) e, successivamente, da quello delle società di persone (-98). Le società di capitali, infatti, registrano un numero di iscrizioni (315) ampiamente maggiore di quello delle cessazioni (159). Analizzando l’andamento tendenziale emerge che rispetto al primo trimestre del 2015, le iscrizioni di società di capitale sono aumentate del 5%, mentre il numero delle cessazioni è diminuito del -5,4%.

Dinamica iscrizioni per forma giuridica – Variazione tendenziale

Dinamica cessazioni non d’ufficio per forma giuridica – Variazione tendenziale

        2.L’andamento delle iscrizioni nei diversi comparti produttivi

Il Commercio registra la maggioranza delle iscrizioni nel primo trimestre 2016 (oltre il 23% del totale delle imprese iscritte classificate), seguito dall’Agricoltura, con il 22,2% iServizi alle imprese, con il 13,4%, e dalle Costruzioni con il 12,6%.

Rispetto al primo trimestre 2015, le iscrizioni di nuove imprese sono aumentate in Agricoltura in cui sono più che raddoppiati (+112%) e negli Altri settori (+6,9%). Sono rimaste stabili le iscrizioni di nuove imprese provinciali nel settore Assicurazione e credito, mentre a livello nazionale sono cresciute del 15,8%. Infine in provincia sono scese le iscrizione di tutti gli altri settori. Le maggiori flessioni si registrano nei Trasporti e spedizioni (-38,5% a Perugia a fronte del -16% nazionale),nel Turismo(-23% rispetto al -11% nazionale)e nel Commercio (-21% provinciale a fronte del -7% nazionale).

Dinamica iscrizioni per attività economica - variazione tendenziale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente

 

        3.L’andamento delle cessazioni nei diversi comparti produttivi

Le cessazioni complessive nel I trimestre 2016 sono state 1.480, di queste ne risultano classificate per settore di attività 1.406. La maggior parte delle cessazioni riguardano il settore del Commercio, circa il 26,5% delle imprese cessate classificate; relativamente diffuse sono anche in Agricoltura (19,6%), e nelle Costruzioni (17,6%).

Rispetto al primo trimestre del 2015, le cessazioni si riducono soprattutto nei Trasporti (oltre il -19%), nel Turismo (-17%) e in Agricoltura (quasi -11%). Aumentano invece le chiusure nei seguenti settori:  Assicurazione e credito  (oltre +19%), Manifatturiero (+8%) Commercio (+3,3%) e Costruzioni (+1,2%).  

Dinamica cessazioni non d’ufficio per attività economica - variazione tendenziale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente

        4.Iscrizioni di imprese “femminili”, “giovanili” e “straniere”

Nel primo trimestre 2016, il 31% delle nuove iscritte sono imprese “giovanili”; le “femminili” arrivano al 30% del totale, mentre le “straniere” si fermano a quasi il 14%. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, le iscrizioni di imprese femminili segnano un incoraggiante +9,2%, a fronte di una media nazionale che si ferma a +0,7%. Migliore è il risultato conseguito dalle imprese giovanili che crescono in termini tendenziali del 22%, in controtendenza rispetto al dato nazionale che flette di quasi tre punti percentuali. Le imprese straniere registrano l’incremento più contenuto (+5,7%), ma che rappresenta un dato ancora più incoraggiante se confrontato con la riduzione registrata a livello nazionale (-4%).

Iscrizioni imprese femminili, giovanili e straniere per territorio - Variazione tendenziale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.