Giornata dell'economia 2015

Dinamica del valore aggiunto provinciale

Torna a crescere il Valore Aggiunto in Provincia di Perugia

 

Nel dettaglio della Nota Economica, il Presidente Mencaroni, ha rimarcato l’andamento del Valore Aggiunto della provincia di Perugia calcolato a prezzi correnti,  che nel 2014 mostra un’economia a ritmo lento,  ma  non del tutto ferma. “E infatti,  il Valore Aggiunto perugino sperimenta, nell’anno passato,  una variazione del +0,1%, nonostante, quello complessivo della regione registri un andamento negativo e pari al -0,4%, a causa di una significativa perdita registrata dal sistema economico provinciale di Terni. La dinamica del valore aggiunto nazionale è pari al +0,2%”.

 

 Andamento del valore aggiunto nelle province umbre nel 2014 (In %)

 

In termini assoluti, il 2013 aveva consegnato al 2014 un Valore Aggiunto prodotto dalla provincia di Perugia di oltre 15 miliardi di euro, più di tre quarti del Valore Aggiunto regionale che si attestava a 19 miliardi e 770 milioni di euro.

Dal punto di vista settoriale, il maggior contributo proviene dal comparto degli “altri servizi” che raccoglie il maggior numero di imprese perugine. Infatti, la ricchezza prodotta dagli altri servizi si attesta su un valore pari a quasi  7 miliardi e 500 milioni di euro, ovvero il 49,8% del totale provinciale. Seguono, il comparto commerciale che incide per il 23,6%, l’Industria in senso stretto che contribuisce per il 18,3% ed, infine, l’Edilizia (5,4%) e l’Agricoltura (2,9%).

Dal punto di vista della dimensione imprenditoriale, sono le imprese di piccole dimensioni a contribuire per quasi tre quarti alla formazione della ricchezza provinciale. Infatti, le imprese con meno di 50 addetti, generano,  il 73% del totale del Valore Aggiunto perugino. Un Valore superiore rispetto a quanto si riscontra per la media nazionale e regionale, dove le piccole imprese contribuiscono, rispettivamente, per 67,7% e per il 72,5% del Valore Aggiunto complessivo.

 

Il “Benessere” della Provincia di Perugia

La misurazione e l’analisi del grado di “benessere” di un territorio è sempre molto complessa. Sicuramente fondamentale a tal riguardo è considerare il valore aggiunto, un indice della ricchezza prodotta dal territorio, ottenuto sommando il valore di tutti i beni ed i servizi finali prodotti in un determinato periodo di tempo.

 

I dati relativi al 2013 indicano un valore aggiunto pro capite per la provincia di pari a 22.742 euro, in aumento del’1,2% rispetto al 2012; tale valore risulta essere superiore alla media regionale (22.176 euro) ma inferiore al valore medio nazionale (24.185 euro).

Analizzando il dato relativo ai consumi delle famiglie nel suo complesso, si evidenzia come il valore pro-capite per la provincia perugina ammonti nel 2013 a 15.796 euro, valore più basso di quello del 2012 (-3%). In termini di posizionamento, Perugia si colloca in linea con il dato regionale (che registra una spesa pro capite pari a 15.795 euro, in riduzione del 2,2% rispetto al 2012) ma al di sotto della media nazionale (spesa pro capite di 16.397 euro, anch’esso in riduzione rispetto all’anno precedente, questa volta del 2,6%).