Bilancio di mandato 2009-2014

Focus / L'export

Nella provincia di Perugia l’andamento delle esportazioni è fortemente condizionato da tre settori manifatturieri: la metalmeccanica ed elettronica, il sistema moda e l’industria alimentare, settori che contribuiscono per oltre il 70% all’export provinciale. Tuttavia, nonostante la presenza di alcune eccellenze e specialità produttive di rilievo, è impegnato prevalentemente sul mercato nazionale presentando nel complesso una contenuta propensione all’export.

Osservando i dati relativi alle esportazioni emerge che nel 2009 si è arrestato il  graduale processo di apertura alle opportunità provenienti dai mercati esteri, come confermano le variazioni annuali che risultano sempre positive fino al 2009 quando hanno risentito della contrazione della domanda globale. L’analisi settoriale consente di analizzare le performances registrate dai vari comparti manifatturieri, rilevando utili indicazioni sulla competitività internazionale e sulla capacità di proporsi e affermarsi sui mercati esteri. La fase negativa ha coinvolto tutti i settori (con la sola eccezione del farmaceutico che ricopre tuttavia in provincia un peso marginale), un fenomeno che evidenzia la trasversalità della crisi economica e finanziaria. Al di là delle variazioni di breve e medio periodo è possibile osservare il peso dei vari comparti sulle esportazioni manifatturiere della provincia, che consente meglio di rilevare il diverso contributo fornito al processo di internazionalizzazione. Nel complesso il principale settore per ammontare delle esportazioni è quello della metalmeccanica ed elettronica (42,4%), seguito da quello del sistema moda (19,8%) e da quello dell’industria alimentare (14,7%). Le imprese perugine che operano all’estero si rivolgono prevalentemente ai mercati occidentali che presentano stili di vita e modelli di consumo più vicini a quelli italiani; nel complesso, infatti, in linea con quanto si registra in Italia, il 53,53% delle esportazioni fa riferimento a prodotti venduti nei paesi dell’UE e l’11,1% all’America settentrionale. I dati relativi ai singoli Paesi evidenziano il primato della Germania che rappresenta il principale partner commerciale per le imprese perugine (con un ammontare delle esportazioni pari a 228 milioni di euro), seguita dalla Francia (192 milioni) dagli Stati Uniti (152 milioni) e dal Regno Unito (107 milioni).

Nel 2013 le esportazioni provinciali in base ai dati provvisori dovrebbero crescere del 8%. Il principale settore per ammontare delle esportazioni è ancora quello della metalmeccanica ed elettronica il cui peso è sceso al 38,9% dal 42,4%del 2009, seguito da quello del sistema moda (19,9%) rimasto stabile rispetto all’inizio del quinquennio e da quello dell’industria alimentare che invece è salito al 15,6% dal 14,7% del 2009.

Valori dell'export per macro settori economici (2009 e 2013)

Le imprese perugine che operano all’estero si rivolgono ancora prevalentemente ai mercati occidentali. Nel complesso, infatti, il 43,9% delle esportazioni fa riferimento a prodotti venduti nei paesi dell’UE, tale percentuale tuttavia risulta in forte flessione rispetto al 53,5% del 2009 e testimonia come la crisi si sia fatta sentire soprattutto nella UE. Le esportazioni in America settentrionale nel 2013 rappresentano il 14,6% del totale e risultano in sensibile crescita rispetto al’11,1% del 2009. Mentre nel Vicino e Medio Oriente l’export è rimasto stabile, cresce quello degli altri paesi asiatici, che passa dal 5% al 7,9%. I dati relativi ai singoli Paesi evidenziano il primato degli Stati Uniti che rappresentano il principale partner commerciale per le imprese perugine (con un ammontare delle esportazioni pari a 324 milioni di euro), seguita da Francia e Germania (con 270 milioni) e dal Regno Unito (114 milioni).