DALL'EUROPA

30 settembre 2012

Il processo di internazionalizzazione per ottenere benefici immediati

di Lorenzo Robustelli

 La Commissione europea è convinta che l’attuale situazione di export delle Piccole e medie imprese sia “di molto migliorabile”. Se un maggior numero di PMI esportassero in mercati ad alto tasso di crescita o ad altro potenziale di crescita, ragiona il responsabile del settore, il vice presidente Antonio Tajani, la nostra economia ne avrebbe un immediato beneficio. La strategia di Bruxelles, quindi, è di fare in modo che il numero delle nostre PMI che esportano nei Paesi terzi raddoppi, così da almeno pareggiare il numero di quelle che oggi vendono all’interno del Mercato Interno. Il mezzo per raggiungere questo obbiettivo è anche un maggiore coordinamento tra le iniziative dei diversi Stati Membri e quelle europee, facilitando le sinergie e limitando le spese. Secondo la Commissione il processo di internazionalizzazione si può distinguere in due fasi sulle quali è necessario investire. La prima si svolge all’interno dell’impresa con la raccolta di informazioni, il business plan e la relativa verifica sull’adeguatezza delle risorse umane e finanziarie. La seconda si svolge sui mercati dei Paesi Terzi, dove l’impresa ha bisogno di assistenza concreta nella fase di esportazione e distribuzione del prodotto. Le PMI hanno maggiori difficoltà, rispetto alle grandi imprese, ad accedere a informazioni sui mercati in cui vogliono operare, sul come cercare potenziali clienti o sono rappresentati, ad esempio, dalle procedure doganali, dalle regole tecniche vigenti in mercati extra UE nonché dalle difficoltà nell’ottenere un’effettiva tutela della proprietà intellettuale. Per giunta, secondo un recente studio, solo il 24% delle PMI già attive a livello internazionale, conosce i servizi di supporto all’internazionalizzazione già disponibili. La Commissione lavora dunque perché la collaborazione tra operatori europei sia incoraggiata per mettere a disposizione di tutti il patrimonio di conoscenze. Per preparare questo lavoro conoscendo gli attori ai quali rivolgersi è partito un lavoro di mappatura, che avrà come oggetto i servizi esistenti oggi in Europa e nei 34 mercati dei Paesi Terzi nei quali già esistono Market Access Team europei. L’obiettivo è di migliorare l’informazione, favorendo le sinergie e il coordinamento. Si vuole poi creare un portale di servizi, grazie anche al lavoro delle Delegazioni dell’Unione europea. Ci sarà poi un’occasione annuale d’incontro perché questa strategia sia dotata di una governance (lo “SME Internationalization Forum”). Infine, per il periodo finanziario 2014 – 2020, la Commissione vuol mettere a disposizione delle imprese degli strumenti d’incentivo che possano incoraggiare la collaborazione transfrontaliera finalizzata all’export.