STUDI E RICERCHE

25 gennaio 2016

Cresce la fiducia negli imprenditori italiani

di La Redazione

Torna l'ottimismo e la fiducia tra gli imprenditori italiani: per una impresa su tre nel 2016 il giro d’affari aumenterà, grazie soprattutto allo sforzo di innovazione compiuto quest’anno e programmato per il prossimo. A dircelo è un’analisi effettuata da Unioncamere nell’ambito di Eurochambres Economic Survey 2016, l’indagine realizzata ogni anno dai sistemi camerali europei.

Alla domanda su come andranno gli affari nel 2016, ben il 29% degli intervistati ha risposto che aumenterà e solo il 6% che diminuirà. Le imprese italiane sono tra le più ottimiste. Ben più di quelle tedesche, ad esempio, per le quali la differenza tra ottimisti e pessimisti è solo di 9 punti percentuali. Questa riconquistata fiducia poggia essenzialmente sulla ripresa degli investimenti.

Anche nel 2016 determinanti, inoltre, saranno le vendite estere, che per il 30% degli imprenditori aumenteranno mentre solo per il 12% potrebbero diminuire. Positive le attese soprattutto del Nord Ovest (+28,1 punti il saldo) e del Mezzogiorno (+29,7 punti), mentre nel Nord Est si registra una sostanziale parità di opinioni (+1,1 punti).

Un certo pessimismo, invece, alberga ancora quando si passa a parlare di occupazione. Tre imprenditori su quattro (76,7%) sono certi di poter mantenere inalterata la propria forza lavoro, ma a fronte di un 10,1% che pensa di poterla accrescere, si riscontra un 13,2% che invece ritiene di doverla ridurre.

 

Evoluzione dei principali indicatori economici* nella media dei Paesi europei**

(saldi tra aumento e diminuzione in punti percentuali)

 

* I dati fanno riferimento alle previsioni per l’anno successivo raccolte in occasione delle ultime tre annualità dell’indagine dell’Eurochambres Economic Survey

** Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Montenegro, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Turchia, Ungheria.

Fonte: indagine Eurochambres Economic Survey 2016, Unioncamere ed Eurochambres

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