STUDI E RICERCHE

5 dicembre 2014

Censis, 48esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese

Con il commercio elettronico l'Italia chiuderà il 2014 con oltre 13 miliardi di euro

di Paola Buonomo

Una «società delle sette giare». Così la fotografa il Censis nell'ultimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese presentato questa mattina a Roma. Le sette giare sono i contenitori caratterizzati da una ricca potenza interna, mondi in cui le dinamiche più significative avvengono all’interno del loro parallelo sobollire, ma senza processi esterni di scambio e di dialettica. Le sette giare sono: i poteri sovranazionali, la politica nazionale, le sedi istituzionali, le minoranze vitali, la gente del quotidiano, il sommerso, il mondo della comunicazione.

Nel commercio elettronico l'Europa registra un giro d'affari pari a 350 miliardi di euro nel 2013. I Paesi con il maggiore sviluppo sono il Regno Unito, con un valore di 107 miliardi di euro, la Francia (51 miliardi), la Germania (50 miliardi). L'Italia, seppure lontana da queste cifre, secondo le stime chiuderà il 2014 con più di 13 miliardi di euro e una crescita del 17% rispetto all'anno precedente. In Italia la percentuale di consumatori elettronici si attesta al 29% con riferimento a un negozio online domestico e l'11% ha scelto un rivenditore presente in un altro Paese dell'Unione europea.

Eppure, il 19% dei cittadini europei di 16-74 anni non ha mai usato un computer. A questo valore medio si avvicinano la Provincia autonoma di Bolzano (23%), l'Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia (28%), la Lombardia (29%). Valori decisamente peggiori si registrano al Sud. La maglia nera nella penetrazione dell'uso del pc spetta alla Campania (48%), ma anche Piemonte, Umbria (35%) e Lazio (30%) si segnalano con percentuali elevate

Ma l'Italia sta accumulando ritardi anche sul fronte della modernità delle infrastrutture rispetto agli altri membri dell'Unione europea. Se la banda larga ormai può vantare una diffusione in linea con i richiami di Bruxelles, sul fronte della velocità di connessione e sulla diffusione delle Nga (Next Generation Access) il quadro appare meno roseo. Se nei progetti strategici dell'Italia c'è il raggiungimento di una copertura a 30Mbps su tutto lo stivale, e sulla metà addirittura l'implementazione a 100Mbps entro il 2020, nel 2013 solo il 21% delle famiglie ha potuto avvantaggiarsi di una copertura ultratecnologica. Per quanto riguarda lo standard delle connessioni, l'1% dei contratti è stipulato per una velocità pari o superiore a 30Mbps e lo 0% contempla una velocità di rete pari o superiore a 100Mbps, mentre la media Ue segna un 5%.

 

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