ARTE, MUSICA & CULTURA

16 ottobre 2018

Nuove stagioni musicali: Perugia e Solomeo si preparano ad uno scroscio… di applausi

Rinnovata la preziosa collaborazione tra le due importanti Fondazioni

di Roberto Vitali

“Portate gli ombrelli! Sarà una stagione di burrasche… per poi ritrovare il sereno”. Tranquilli, non si tratta delle previsioni meteo dell’autunno 2018, ma del “consiglio” del direttore artistico degli Amici della Musica di Perugia, Alberto Batisti, nel presentare la nuova stagione musicale.

Una stagione che vedrà nuovamente la Fondazione Perugia Musica Classica affiancata dalla Fondazione Federica e Brunello Cucinelli nel proporre un calendario condiviso e talora coprodotto. I benefici di questa collaborazione sono stati ampiamente sottolineati durante la conferenza stampa di presentazione dai vari protagonisti delle due realtà umbre, a cominciare dalla presidente degli Amici della Musica di Perugia Anna Calabro, per proseguire con Federica Cucinelli e Fabio Ciofini, direttore artistico della stagione di Solomeo.

 

Ma si parlava di ombrelli e burrasche… Sì perché il fil rouge di molti appuntamenti in cartellone sarà proprio “il suono della natura” e pioggia, temporali e tuoni la faranno da padrone. A cominciare dal  grande oratorio laico di Haydn Le Stagioni, (1801), in cui “la musica si fa pittura sonora mentre esorta a vivere gioiosamente i doni del creato”. 

 

“Il primo frutto straordinario – ricorda Batisti - che dal seme delle Stagioni maturò, solo pochi anni dopo, è la Sinfonia Pastorale di Beethoven”, che ascolteremo nell’esecuzione dell’ormai rodatissima Orchestra da Camera di Perugia sotto la direzione di Hugo Ticciati. “Ma oltre ai temporali fragorosi e minacciosi che accomunano questi due lavori, - prosegue Batisti - sentiremo burrasche sonore nelle pagine profetiche delle Boréades di Rameau, laddove si chiama in causa una macchina del vento per evocare la furia degli elementi.” 

Orchestra da Camera di Perugia

 

Non mancherà poi la tempesta dell’Ouverture del Guillaume Tell rossiniano, “sintesi dei modelli di Haydn e Beethoven” che si potrà ascoltare in un’antologia di tante ouvertures d’opera rossiniane, a 150 anni dalla scomparsa del grande pesarese.

Abbandonando il filo rosso meteorologico proveremo a segnalare alcuni tra i tanti appuntamenti delle due stagioni, quanto mai interessanti e accattivanti.

Ci sarà il ritorno a Perugia di un grande “vecchio” della tastiera, Joaquin Achucarro, col suo inconfondibile suono, il suo amato Chopin e le sue leggendarie interpretazioni di autori iberici. Tornerà anche l’amatissima pianista giapponese Mitsuko Uchida,  in un programma monografico schubertiano. Altre presenze che certificano il livello internazionale del cartellone 2018-2019 saranno quelle di Alexandre Tharaud con le Variazioni Goldberg, di Angela Hewitt, naturalmente ancora con Bach, e di Grigory Sokolov.

 

Joaquin Achucarro

 

Mitsuko Uchida

 

Non potevano mancare i quartetti, da quelli meno noti ai più celebrati come il Belcea o il Quartetto Elias che torna a Perugia per celebrare i quindici anni del Borletti-Buitoni Trust, in un concerto dedicato all’indimenticato Presidente Franco Buitoni.

Segnaliamo poi due appuntamenti decisamente inconsueti tra quelli generalmente proposti dagli Amici: il primo dedicato alla canzone napoletana, con la voce di Marco Beasley, il secondo alla poesia del Fado di Lisbona.

 

La chiusura della stagione sarà affidata al grande Ivan Fischer che dirigerà la Budapest Festival nelle ouvertures de La gazza ladra e de L’Italiana in Algeri, oltre che nella Quarta Sinfonia di Schubert. La stessa serata sarà ulteriormente impreziosita dal ritorno a Perugia del celebratissimo pianista Emanuel Ax, in uno dei più bei concerti per pianoforte e orchestra di Mozart, quello in sol maggiore K.453.

 

Ivan Fischer

 

 

 Emanuel Ax

 

Uscendo idealmente da Porta Trasimena e risalendo il colle di Solomeo - lo splendido borgo benedetto da un mecenatismo dal sapore antico – arriviamo al Teatro Cucinelli, dove si terranno quasi tutti gli appuntamenti della stagione musicale curata da Fabio Ciofini e giunta alla sua nona edizione.

Imperdibile l’evento-concerto inaugurale con Modo Antiquo e Federico Maria Sardelli che racconteranno in musica l’incredibile “storia della discesa nell’oblio della musica di Antonio Vivaldi e della sua travolgente riscoperta”.

 

Molto atteso anche il ritorno del violinista serbo Stefan Milenkovich, questa volta in veste anche di direttore dell’Orchestra da Camera di Perugia nella Quarta Sinfonia di Beethoven, oltre che di solista nel celebre Concerto in mi minore op. 64 di Mendelssohn. 

Stefan Milenkovich

 

Il raffinato testo di Andrea Camilleri “Il colore del sole” sarà poi il protagonista di un progetto di teatro musicale ispirato alla figura del Caravaggio, in un atto unico del compositore Ugo Gregoretti, per attore, soli, coro e ensemble strumentale.

 

Non possiamo dimenticare l’appuntamento con l’ormai affermato pianista moscovita Alexander Kobrin, il quale proporrà “le due composizioni per pianoforte che Schumann amava più profondamente: la Sonata op. 78 “Fantasia” di F. Schubert e la Sonata n. 3 op. 5 di J. Brahms.” 

 

Decisamente inconsueto, infine, il concerto di chiusura della stagione che vedrà confrontarsi al piano “due pianisti d’eccezione della nostra Umbria: il “classico” Marco Scolastra ed il “jazzista” Ramberto Ciammarughi” in un azzardato “gioco di relazioni pericolose, un dialogo tra l’apparente immobilità della pagina scritta ed il rischio calcolato della pura invenzione”. Un confronto tra classica e jazz che vuole essere anche un  “omaggio a molti musicisti del passato per i quali la pratica dell’improvvisazione era una gioiosa consuetudine.”

Marco Scolastra e Ramberto Ciammarughi

 

Il cartellone completo delle due rassegne è su www.perugiamusicaclassica.com.