VISIONI D'IMPRESA

16 dicembre 2014

Agricoltura e digitale: Intervista a Giovanni Angelini Paroli

di Chiara Ceccarelli

Droni contro sprechi d’acqua e pesticidi. Mappe elettroniche per tracciare le caratteristiche fisiche dei terreni e dosare meglio i concimi. Con l’innovazione tecnologica il futuro scende in campo e apre nuove possibilità di sviluppo. Ne è convinto Giovanni Angelini Paroli, presidente di Anga - Giovani di Confagricoltura Umbria, titolare insieme ai fratelli Elisabetta e Paolo della società agricola Angelini Paroli e dell’agriturismo “Fonte Antica”, nonché membro del Comitato giovani imprenditori della Camera di Commercio di Perugia, tra i primi organismi nati in Italia, impegnato nella promozione dell’innovazione e internazionalizzazione d’impresa e nella formazione delle giovani risorse aziendali.

Presidente Angelini, Confagricoltura Umbria e Giovani di Confagricoltura (Anga) scommettono sull’agricoltura di precisione e lanciano il primo distretto digitale agroalimentare in vista di Expo 2015. Di cosa si tratta?

“L’agricoltura di precisione è la nuova frontiera tecnologica per le imprese agricole. Permette di aumentare la produttività del terreno salvaguardandone la fertilità. Favorisce il risparmio idrico. Permette di dosare i concimi. L’agricoltura di precisione ha un impatto positivo su utili e fatturato. Oggi, la digitalizzazione dei processi produttivi rappresenta un’opportunità di crescita per le aziende del settore primario. Settore che ha al suo interno micro comparti molto diversi tra loro, dove il processo di alfabetizzazione digitale deve ancora completarsi. Per velocizzare questo processo abbiamo lanciato tra settembre e ottobre il progetto ‘Food Made In’, entrato ormai nella fase operativa, finalizzato alla creazione del primo distretto digitale delle eccellenze agroalimentari italiane. Tutte le aziende associate ad Anga e Confagricoltura possono iscriversi gratuitamente a questa piattaforma. ‘Food Made In’ sarà una vetrina privilegiata in vista di Expo 2015”.

Il commercio elettronico può diventare una forma di filiera corta dei prodotti agroalimentari?

“Il commercio elettronico è il canale di riferimento per il business agroalimentare. Consente di accorciare la filiera, avvicinando sempre più produttore e consumatore finale. Internet permette di diminuire la distanza tra domanda e offerta. E’ centrale per il settore primario ma anche per l’economia di un territorio. Grazie alla rete possiamo, infatti, promuovere anche l’ambiente, culturale e sociale, in cui l’azienda agricola opera. Pensiamo all’olio extravergine d’oliva, allo zafferano, al tartufo. Sono prodotti d’eccellenza in grado di attirare in Umbria molti turisti italiani e stranieri. Internet rappresenta un motore di sviluppo fondamentale”.

L’utilizzo delle tecnologie digitali legate ad Internet comportano modifiche di ordine produttivo, distributivo, organizzativo, commerciale e di marketing. Quale novità ha portato nella sua azienda?

“Internet è parte integrante della nostra attività professionale, concentrata sull’agriturismo ‘Fonte Antica’ e sulla società agricola di circa 50 ettari. Le nuove tecnologie consentono la gestione di un flusso dinamico di informazioni e richieste, personalizzando la risposta. Abbiamo implementato il sito web per vendere anche online i nostri prodotti e proporre pacchetti turistici mirati. I risultati sono più che positivi. Grazie ad internet abbiamo intercettato molti clienti che sono poi venuti a trovarci direttamente in azienda”.

Qual è la strategia di comunicazione della vostra azienda nel mercato online?

“Comunicare il carattere e l’unicità di ‘Fonte Antica’ è il nostro obiettivo. Attualmente, il nostro interesse è sempre più orientato verso i social network vista la loro crescita esponenziale e la capacità di penetrazione nella vita quotidiana dei consumatori grazie a smartphone e tablet. I social media rappresentano strumenti estremamente efficaci in grado di dare visibilità al brand, conquistare nuovi potenziali clienti e fidelizzare quelli già acquisiti. Per ottenere risultati positivi non basta però aprire un profilo su Facebook o twittare. Elaborare una comunicazione efficace è la strategia vincente”.

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